martedì 16 ottobre 2012

Atto di Abbandono




ATTO DI ABBANDONO

Noi ci abbandoniamo, o Dio, nelle tue mani. Gira e rigira quest’argilla che noi siamocome creta nelle mani del vasaio.
Dalle una forma e poi spezzala, se vuoi, come fu spezzata la vita di Cristo sulla croce,
 quella croce che noi adoriamo.
Domanda, ordina: “cosa vuoi che noi facciamo, cosa vuoi che noi non facciamo?”
 Innalzati, calunniati, consolati, sofferenti, inutili a tutto, non ci resta che dire, sull’esempio della tua Madre:
 “Sia fatto di me secondo la tua parola”.
  Dacci l’Amore per eccellenza, l’amore della croce, ma non delle croci eroiche
 che potrebbero nutrire l’amor proprio, di quelle Croci volgari, che purtroppo, portiamo con ripugnanza; di quelle che s’incontrano ogni giorno nella contraddizione, nell’oblio, nell’insuccesso, nei falsi giudizi, nella freddezza, nei rifiuti, nei disprezzi degli altri, nel malessere e nei difetti del corpo, nelle tenebre della mente e nel silenzio e aridità del cuore.
Allora, solamente Tu saprai che noi ti amiamo, anche se non lo sapremo noi, ma questo ci basta.





Nessun commento:

Posta un commento